Ricordo ancora i primi anni ’70 quando in estate arrivavano i cugini di mio padre dall’America.
Che soddisfazione! Avevano tutto di là dall’Oceano ma non avevano la nutella. E così alla partenza le valigie erano piene di barattoli della italianissima crema di nocciole inventata dalla famiglia Ferrero. (nella foto siamo al mare al Lido di Camaiore)
Era arrivata una mattina di maggio
Era arrivata nelle case degli Italiani in una mattina di maggio: un bicchiere esagonale con la fetta di pane sull’etichetta e all’interno una crema da spalmare alla nocciola.
nutella – tre sillabe per un nome magico che unisce l’inglese nut- cioè nocciola, con il suffisso -ella, eco d’infanzia con l’assonanza giocosa a caramella, bella.
Era il 1964, d’estate si andava al mare con la Fiat Seicento, stracarica di valigie e giocattoli. (nella foto ancora babbo Giulio con la sua prima macchina)
Poi in tv con la Ferrero arrivò il Gigante Buono e Jo Condor, lo ricordate?
La ricetta resta comunque un mistero
Gli ingredienti sono zucchero, nocciole, cacao magro, latte scremato, siero di latte, lecitina di soia, aromi, olio di palma. Tutte le aziende che hanno puntato su una maggiore qualità, hanno forse convinto qualche isolato gourmet ma non conquistato il pubblico «drogato» dal sapore e dalla consistenza della «n» nera.
Caccia all’ingrediente segreto
E allora vuol proprio dire che è l’ingrediente misterioso il quid. Se digitate su Google «segreto della Nutella» avrete 229.000 risultati zeppi di teorie bizzarre: dalla zucca alle larve di mosca.
«Ho sentito dire – scrive una ragazza su un blog – che se sapessimo l’ingrediente smetteremmo di mangiarla».
La grande spalmata
Scommettiamo che invece la mangeremmo comunque? Il suo gusto è unico e dolce come il latte materno, ricorda l’infanzia, e sa di Italia, è “una sorta di madeleine proustiana, spalmabile e collettiva” (R.Cirio) perché la grande spalmata ci ha avvolto tutti con la sua morbida golosità. E’ stata compagna di studi di almeno tre generazioni di studenti italiani e, dopo che Nanni Moretti, nel film “Bianca”, la ha anche celebrata come “rimedio esistenziale” contro la depressione e contro la difficoltà del vivere, è diventata, più che una cioccolata, un vero simbolo generazionale, una categoria dello spirito.
Nanni Moretti non è stato il solo nel mondo della cultura a omaggiare la Nutella. Nel 1994, Giorgio Gaber la inserisce nella canzone “Destra-Sinistra”, perchè “Se la cioccolata svizzera è di destra, la Nutella è di sinistra”
Il Sacro Graal della felicità
Metafora del desiderio, riserva in barattolo di serotonina, antidepressivo senza bisogno di prescrizione, spalmata sul pane ma anche…nei libri. Una decina di anni fa Riccardo Cassini ha scritto un trattato sulla “n” nera addirittura…. in latino. Ricalcando il “De Bello Gallico” di Giulio Cesare che comincia con la famosa frase “Gallia est omnis divisa in partes tres”, nella sua fondamentale opera nutella nutellae: “De inutilitate nascondimenti Barattolorum Nutellae Ab illusibus mammibus” scrive:
Nutella omnia divisa est in partes tres…
- Unum: Nutella in vaschetta plasticae.
- Duum: Nutella in viteris bicchieribus custodita.
- Treum: Nutella sita in magno barattolo (magno barattolo si’, sed medium est si magno Nutella in barattolo).
Nutella placet omnibus pueris atque puellis sed, si troppa Nutella fagocitare, cicciones divenire, cutaneis eructionibus sottostare et brufolos peticellosque supra facie tua stratos formare atque, ispo facto, diarream cacalleramque subitaneam venire. Propterea quod familiares, et mamma in particulare, semper Nutella celat in impensabilis locis in cripta ut eviteant filiis sbafare, come soliti sunt.
Sed domanda spontanea nascet
Si mamma contraria est filiales sbafationes, perche’ Nutella comprat et postea celat? Intelligentiore fuisse non comprane manco per nihil…sed forse mammae etiam Nutella sbafant.. celatio altrui non est vendetta trasversalis materna propterea quod ea stessa victima fuit, sua volta, matris suae. “Sic heri tua mamma Nutella celavit, sic hodie celis filiis tuis”. Sed populus totus cognoscit ingenium puoerorum si in ballo Nutella est.. vista felinos similante habent ut scruteant in tenebris credentiarum.. manes prensiles aracnidarum modo ut arrampiceant super scaffalos sgabuzzinarum.. olfactum caninum-canibus superior per Nutellam scovare inter in togus vigintinovem mucchios anonimarum marmellatarum fructarum.
Eh! Erat novus…
Memento semper.. filius, inevitabile, nutella scovat sed non semper magnat. Infactum, fruxtratione maxima filii si habet quando filius scovat barattolorum sed hoc barattolus novus atque sigillatus est, propterea quod si filius aprit et intaccat barattolum intonsum, sputtanatus fuisse! (Eh!Erat novus…). Hoc res demonstrat omnibus mammis nascondimentos novorum barattolorum Nutellae fatica sprecata esse.
Quasi vacuorum barattolorum
Non fruxtatione maxima, sed notevolis incavolatio si habet si filius ritrovat barattolorum quasi vacuum, giusto minima cum nutella et alcunam partem manducare non potest quod barattolum vacuum buttatum fuisse ab mamma, non conservatum, inde semper minimum fondum Nutellae rimanendum est. Hoc res demonstrat omnibus mammis nascondimentos quasi vacuorum barattolorum Nutellae ulteriore fatica sprecata al quadratum esse.
Barattolorum medio vacuum et medio plenum
Unica possibilitas felicitatis filii est rinvenire barattolorum medio vacuum et medio plenum, in hoc modo dues o tres cucchiailli Nutellae videantur sbafandi sunt. Sed, post sbafationem, ad editandum sgamati esse mamorandae sunt smucinatio atque mischiatio Nutellae rimastae ut si fingeat nemo toccavit nemo magnavit.
Primariae importantiae res, cucchiallus lavare
Etiam, primariae importantiae res, cucchiallus lavare asciugareque ne tracciam ullam lasciare. Hac termia ipotesis unica ragione est pro fatica mammarum, sed ulteriores domandae spontanea nascunt.
Ne valet la penam?
Hoc casinus toto per tres cucchiaillos fetientos Nutellae ? Qui penem ve lo fecit fare ? Et, postea, postea, non vi lamentatis si filii, provati astinentiarum Nutellarum, drogaturi sunt.. Ullae lacrimae coccodrillarum accettatae sun.. non diciate non avvertendi non fuissimus.”
Naturalmente per divertirsi con questo brano bisognerebbe sapere un po’ di latino, avere letto il “De bello Gallico” ma soprattutto, avere mangiato almeno una volta pane e nutella.
e quindi credo che nessuno di voi possa avere problemi perché nutella è il nome che molti danno alla felicità spalmabile e poi…