La più bella leggenda sull’uovo, trovate il tempo di leggerla…
Un uovo di incredibile grandezza
Nella notte dei tempi esisteva un uovo di incredibile grandezza. L’oscurità e il caos riempirono l’uovo e dal caos P’an Ku fu creato. Nutrito dall’oscurità, lentamente crebbe e si sviluppò e per diciottomila anni fu inconsapevole di qualsiasi vita al di là dell’uovo.
Un giorno P’an Ku fu svegliato da un improvviso e penetrante movimento, ma attraverso l’oscurità non era in grado di vedere nulla. Dapprima si spaventò, ma nel sentirsi intrappolato la sua paura si tramutò in collera. Sferrò un violento pugno sul nero e potente guscio dell’uovo e lo distrusse. L’oscurità si riversò fuori dall’uovo e così fece la luce che era stata nascosta per migliaia di anni.
Tutto ciò che era chiaro e lucente si alzo in cielo
Mentre ciò che era torpido e pesante cadde a terra. Per lungo tempo il cielo e la terra rimasero divisi. Ma P’an Ku temeva che la luminosità dall’alto sarebbe caduta nell’oscurità in basso e così tenne il cielo in alto con la sua mano e la terra ferma in basso col suo piede.
Passarono migliaia di anni
Il cielo e la terra si allontanavano sempre di più, ma P’an Ku non si riposava. Passarono altri diciottomila anni; il cielo e la terra erano così lontani che potevano a malapena distinguersi. Ma P’an Ku non era intenzionato a lasciarli andare, temendo che il disordine tornasse nuovamente.
Passarono altri diecimila anni e alla fine P’an Ku si sentì sicuro che il mondo era salvo.
Lasciò così andare il cielo e la terra
Ma non appena chinò il capo, crollò dalla spossatezza e iniziò a morire. Emise un ultimo respiro che si tramutò in vento e nuvole, la sua voce profonda si levò come un tuono, il suo occhio sinistro volò in cielo per trasformarsi in sole e il suo occhio destro lo seguì per tramutarsi in luna.
Il corpo senza vita di P’an Ku cadde a terra
Le sue membra e il suo tronco si trasformarono in pianure, colline e montagne e il suo sangue scorse nei fiumi e nei laghi. I suoi muscoli diventarono il terriccio e i suoi tendini diventarono sentieri e strade.
I suoi folti capelli neri e la sua lunga barba si levarono per trasformarsi in stelle; la sua bella peluria e la sua pelle affondarono nella terra e misero radici per l’erba, gli alberi e i fiori. Le sue ossa, i suoi denti e il suo midollo si trasformarono in scintillanti rubini, giada e minerali.
P’an Ku aveva offerto se stesso al mondo e così facendo diede luce a tutta la vita.
(© opere Ettore Aldo Del Vigo e Thor Lindeneg)